domenica 17 giugno 2012

Il Gusto di Contaminare

"La musica è un po’ come la cucina, usi ingredienti. Nella musica gli ingredienti principali sono: melodia, tonalità, armonia e ritmo. Ed è lo stesso sia per Johann Bach sia per Joey Beltram. Questi elementi fluiscono attraverso il continuum musicale dall’inizio e continuano ad essere presenti nello stesso modo anche nella musica più d’avanguardia. Mi diverte il fatto che si continui a mantenere separati gli stili nelle cose che facciamo, è come se parlassimo con parole diverse, nella mia concezione la musica è universale, è una parola sola.

Mi piace la tranquillità di una sala da concerti e amo la follia di un club. Ma mi piace anche andare dall’altra parte…anche se forse non è facile da comprendere, quando il pubblico di una sala da concerti perde il controllo o quando la gente in un club sente qualcosa di intrigante, queste sono sensazioni grandiose e pazzesche. La verità è che non so mai cosa aspettarmi. Ho bisogno di questo elemento di sorpresa, per me stesso. In ogni caso far musica è una sorta di comunicazione con il pubblico, l’energia può essere molto diversa, ma sempre gratificante.

Il modo in cui vediamo oggi noi la musica classica non ha nulla a che fare con il modo un cui era percepita dai compositori al tempo. Bach, Mozart, Puccini, loro non hanno mai pensato di comporre “musica classica”. Al contrario, loro pensavano di star componendo musica contemporanea! Molti compositori si esibivano anche e raramente suonavano musica del passato. E’ un anacronismo! Quando suono musica di Carl Craig o di Luciano Berio, suono classici del mio tempo. Quando suono qualcosa di compositori come Bach o Mozart li sento nello stesso modo, come contemporanei. L’esperienza musicale è un cambiamento. Lo spartito musicale non trasporta gli stessi significati ora come lo faceva 200 anni fa. La nostra società sta cambiando, rapidamente anche. Chi siamo noi per definire cosa sia classico e cosa non lo sia? Suonare è sempre qualcosa di contemporaneo, perchè si tratta di sentirla ora, in questo momento. A meno che qualcuno non voglia avere un’idea parziale. Io sento che la musica è senza tempo, come ho detto prima, è un continuum musicale, e come artisti noi siamo tutti parte di questa esperienza, continuiamo a reinventarla ogni volta. No vedo perchè dovrei perdere ancora tempo con le etichette tipo: classica, techno, pop. Come ho detto: Mozart non ha mai scritto un pezzo pensando fosse classico."




(Francesco Tristano in un' intervista su Soundwall)

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